Come è nato il Museo

La Memoria Giocosa origina da un lascito familiare a Lisa Billig-Hoenisberg e a Franco Palmieri-Perez. I cugini Fritz Billig, Walter Rappaport e Alex Kramer, tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, dovettero abbandonare i Paesi da dove i loro antenati, un tempo residenti nella Spagna e nei Balcani, erano fuggiti per sistemarsi nell’ accogliente impero Austro-Ungarico.
La tragedia arrivò nel 1932 e nel 1938 con l’ anschluss e i tre cugini furono costretti con le famiglie a emigrare negli Stati Uniti.
Alex Kramer è stato un famoso “musical detective” e con Leo Fest ha prodotto spettacoli a Broadway;
Walter Rappaport, antiquario, è stato uno dei primi collezionisti di giocattoli di produzione tedesca e americana;
Fritz Billig, con studio sulla Herrengasse di Vienna, studioso di Filatelia, è autore dei 24 volumi sugli annulli, considerati la Bibbia del settore, e unitamente alla famiglia Bolaffi di Torino e Mondolfo di Trieste, ha diffuso il valore storico oltre che collezionistico delle “Stamps”.
Prima ancora di trasferirsi negli Stati Uniti, i tre cugini avevano riconosciuto nei giocattoli una sorta di rappresentazione gioiosa della realtà, individuando il significato storico-culturale di un prodotto che d’un tratto appariva non soltanto strumento di gioco. La tragedia subita dal mondo ebraico ad opera del Nazismo, aveva fatto dire a Fritz Billig, dopo l’orrenda fine cui furono destinati i bambini nel lager di Treblinka, che “con i giocattoli tutti i bambini sono uguali”.


